visione

Scrubber, carboni, combustori, COV: dopo una breve esperienza nell’industria chimica, ha vissuto la fase pionieristica del trattamento delle emissioni solventi, gli anni 80, quando l’unico riferimento arrivava dalla Germania (“Ta-Luft”) e il mercato italiano della verniciatura lo guardava con curiosità e una certa sufficienza. «Portavo l’esperienza delle soluzioni sperimentali che proponevo agli imprenditori più illuminati, e cercavo di condividere questa esperienza con gli altri tecnici e imprenditori che iniziavano a offrire soluzioni “ambientali”. Ero certo che, prima o poi, prevenire e preservare le risorse naturali che si usano nei processi produttivi sarebbe diventato un’attività importante, non il lumicino di coda delle origini. Nel 94 inizio l’avventura di Airprotech, strutturando un lavoro che faccio con convinzione da oltre 40 anni, che mi permettere di esprimere le mie idee e mettere a frutto le mie capacità».

entusiasmo

«Ho sempre creduto che la protezione ambientale fosse, dal lato degli imprenditori dell’industria manifatturiera, un dovere, un’assunzione etica misurabile economicamente in base al “fattore rischio”; da quello dei fornitori di environment technologies l’opportunità di offrire proposte tecnologiche per la protezione ambientale tendenti a minimizzare tale fattore rischio e alla neutralità rispetto ai costi di processo, mediante il recupero dei materiali, quando hanno un valore, ed energetico. Poi sono stati pubblicati gli standard ISO sulla gestione ambientale delle imprese, e la soddisfazione di averci creduto ha dato ulteriore linfa all’entusiasmo con cui ho affrontato il mio percorso imprenditoriale».

organizzazione

«Ho stimolato e partecipo ai diversi gruppi di lavoro volti a definire i contorni delle tecnologie ambientali, per esempio, le BAT, Best Available Technologies citate nei dispositivi di legge; gli standard armonizzati per la progettazione e produzione di termocombustori, rotoconcentratori, carboni attivi non a letto sottile. Ho caldeggiato e promosso l’associazione italiana dei costruttori italiani di sistemi di trattamento delle emissioni gassose. Organizzo incontri e momenti formativi in argomento. Alla strutturazione dell’azienda – oggi siamo in 110, tutti fortemente motivati e impegnati sia nella progettazione, sia nella fabbricazione, e la nostra capitalizzazione ci permette di risolvere sfide di grande portata – ho sempre affiancato l’impegno per la strutturazione e il miglioramento dell’intero settore».

airprotech

Airprotech è una realtà consolidata nell’ environmental technology con diverse specializzazioni. “Tradizionale”, progetta e produce scrubber, combustori, carboni attivi per risolvere gli aspetti tecnici e autorizzativi del controllo emissioni.
“Avanzata”, ricerca, nella protezione ambientale, il pay-back originato dal recupero di materiali separati e recuperati per il loro riutilizzo (per esempio, gli oli di laminazione nel campo dell’alluminio), sia dagli effluenti gassosi, sia dalle acque reflue. In quest’ultimo caso, il miglior smaltitore è chi produce il refluo, sia perché conosce bene ciò che contiene, sia per una questione di ottimizzazione dei costi (il conferimento a terzi è un puro costo). Gli inceneritori permettono di recuperare il contenuto energetico del residuo.
“Innovativa”. Per esempio, nel campo della produzione di batterie elettriche, in grande espansione anche in (nord) Europa, è tra le prime tre aziende al mondo a proporre tecnologie avanzate per il trattamento delle emissioni provenienti dai processi di rivestimento di anodi e catodi (per questi ultimi si utilizzano rivestimenti con solventi di particolare pericolosità – NMP, N-metil-pirrolidone – le cui emissioni ammesse sono di 1 mg/Nm3), tecnologie che includono il loro recupero termico, ovvero il recupero dello stesso solvente mediante condensazione.
In questi anni l’azienda ha avuto una crescita a doppia cifra. Prendendo come riferimento il 2017, il fatturato è passato da 11 milioni di euro agli oltre 30 odierni (il 2023 si chiude con un aumento del 30% del fatturato rispetto all’anno precedente, e stima un ulteriore crescita del 25% nel 2024). Fortemente capitalizzata, può assumere commesse di grande rilevanza tecnologica ed economica.
Progetta, produce e installa direttamente i propri impianti, contando oltre 110 tecnici e specialisti preparati e fortemente motivati e due sedi produttive per oltre 5mila m2 coperti e 1500 m2 di magazzino.

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