Situazione attuale e prospettive per i rivestimenti in polvere: le opinioni di alcuni importanti produttori.

Alcuni specialisti di verniciatura a polvere sono convinti che il futuro sarà delle vernici in polvere. I motivi che rassicurano gli ottimisti sono dovuti principalmente alla crescente sensibilità ambientale, sostenuta anche da dispositivi normativi sempre più stringenti, come la riduzione di emissioni di COV (composti organici volatili, in inglese VOC) e, con gli ultimi progressi tecnologici, dalla possibilità di ridurre i consumi energetici rispetto al passato, e dall’ampliamento delle possibilità d’applicazione (su materiali termosensibili, ad esempio).
In realtà la produzione italiana di vernici in polvere è da qualche anno stazionaria – se si esclude la contrazione del 2021, anno post-covid caratterizzato dalla scarsità di materie prime – intorno alle 90.000 t, con differenze di un 5% in più o in meno. Anche nel 2023, sostiene Sergio Gazzea, uno specialista delle materie prime e della produzione di rivestimenti termoindurenti in polvere (si veda anche l’articolo a suo nome), interfacciando i dati di alcune multinazionali delle materie prime (Allnex, Synthomer, SIR Industriale, per citarne alcune) sono state circa 90.000 le tonnellate prodotte (più o meno come nel 2022, si veda Verniciatura Industriale 657, gennaio 2023), di cui 86.000 t a base di resine poliestere.
Per raccogliere i dati relativi al 2023 abbiamo chiesto a tutti i produttori presenti in Italia di inviarci il loro punto di vista su alcuni temi inerenti il mercato delle polveri, riportati nel riquadro. Sintetizziamo di seguito quanto è stato comunicato dalle aziende che hanno collaborato a questa indagine, in ordine alfabetico: AZ Powder Coatings, Bullcrem, ST Powder Coatings, Europolveri, Ripol.

  • Attualità del mercato delle vernici in polvere
  • Quali sono i prodotti che state sviluppando e quali i prodotti maggiormente richiesti
  • Prevedete lo sviluppo di prodotti:
    a) a bassa temperatura di polimerizzazione;
    b) con particolari funzionalità (antibatteriche, antigraffiti, altro);
    c) con particolari effetti estetici (quali?)
  • Qual è il vostro approccio alla sostenibilità/economia circolare
  • Quantità prodotte nel 2023
  • Percentuale venduta sul mercato italiano.
Attualità del mercato delle vernici in polvere

Secondo Walter Bulla (Bullcrem) l’attuale mercato resta caratterizzato da una intensa attività di M&A (fusioni e acquisizioni), in continuità con il recente passato. Probabilmente l’attività proseguirà nel tentativo di migliorare la marginalità e ridurre i costi di processo. L’anno appena iniziato è ancora di difficile lettura, soprattutto a causa di fattori di instabilità sia di natura geopolitica che di riorientamento della filiera di fornitura (costi di trasporto, e approvvigionamento delle materie prime, soprattutto).

Per Sergio Gazzea, in linea generale è possibile che le aziende produttrici di vernici in polvere, rimanendo informate sui nuovi progressi, sfruttino i temi della sostenibilità ambientale e della versatilità delle applicazioni per posizionarsi strategicamente. Purtroppo, dai produttori consolidati di leganti per vernici in polvere non stanno arrivando sensibili novità tecniche.

Prodotti maggiormente richiesti e in fase di sviluppo

Come indicato da Sergio Gazzea, la maggior parte delle vernici in polvere prodotte in Italia sono a base poliestere, dato confermato anche da Ripol, ST Powder Coating e Bullcrem.
Secondo quest’ultima azienda, attualmente le maggiori richieste tendono a concentrarsi sulle famiglie di prodotti vernicianti:

  • tonalità standard lisci/opachi con 20/30 gloss e superopachi con 5 gloss (certificati Qualicoat classe 1)
  • tonalità standard raggrinzati fini (certificati Qualicoat classe 1)
  • nuovi effetti metallizzati con tecnologia bonding
  • poliesteri certificati Qualicoat classe 2, soprattutto per effetti lisci/opachi, raggrinzati e effetto anodizzato (da questo punto di vista è importante sottolineare la politica di alcuni grandi terzisti soprattutto in ambito profili di alluminio che si stanno orientando su un’offerta esclusiva di alto standard).

La personalizzazione è una tendenza in continua crescita. Secondo ST Powder Coatings cresce sempre di più la richiesta di prodotti che sappiano valorizzare sia la resa estetica sia le caratteristiche prestazionali e/o funzionali. L’azienda di Montecchio Maggiore (VI) ha sviluppato, nella categoria funzionale, prodotti che consentono il blocco o rallentamento della proliferazione batterica e virale (Microfree) e a bassa temperatura di polimerizzazione a partire da 140 °C (Cool Powder), mentre Ripol ha lanciato una vernice trasparente opaca con effetto raggrinzato e una verde molto opaca formulata per soddisfare i requisiti degli standard militari.

Sostenibilità

Il tema della sostenibilità è un tema centrale per lo sviluppo del mercato delle vernici in polvere. Produzione secondo i principi dell’economia circolare e riduzione dell’impatto dei processi produttivi sull’ambiente sono essenziali innanzitutto per le aziende quotate nelle borse europee, che hanno la necessità di redigere il “Bilancio di sostenibilità”.
Tra le misure che entrano in un bilancio di sostenibilità, le polveri offrono l’assenza di emissioni di COV ma dovranno dimostrare anche, per esempio, la capacità di ridurre i consumi energetici (e dunque, le temperature di polimerizzazione), di minimizzare la produzione di sottoprodotti, in particolare le polveri fini residuali, riducendo l’ampiezza delle curve granulometriche e/o favorendo la loro rigenerazione in chiave di economia circolare (oggi le polveri fini, se non avviate a specifici servizi di rigenerazione, sono trattate come rifiuti speciali).

In Italia, le aziende attualmente organizzate per effettuare recupero e rigenerazione delle polveri fini, sia dal punto di vista organizzativo – hanno definito un processo molto preciso che risolve sia i problemi burocratici che quelli gestionali – sia prestazionale – i loro laboratori sono ampiamente attrezzati per utilizzare queste polveri come materia prima secondaria – sono SBS Pilot Powder Plant (spin-off di SBS Steel Belt Systems), con stabilimento attrezzato a Villafranca Tirrena (ME), Bullcrem Lack di Riese Pio X (TV); Fusion (Valeggio sul Mincio) trasforma le polveri fini recuperate in pannelli di coibentazione estetica dei forni prodotti da Euroimpianti (impianti di verniciatura).
Come sostiene Walter Bulla (Bullcrem Lack), «le necessarie attività di recupero/riutilizzo di sottoprodotti purtroppo sono interessate da costi di processo – e, in parte, procedurali – ancora molto elevati se paragonati ai costi di smaltimento, per cui, senza un intervento legislativo innovativo, il tema dell’economia circolare resterà ancora per molto tempo poco sviluppato».

Personalizzazione

Prosegue l’avvicinamento delle vernici in polvere alla capacità di fornire un’ampia scelta di colori e finiture ai clienti che ricercano sempre più prodotti particolari e finiture interessanti. Questo approccio, prima riservato alle vernici liquide e ai loro tintometri, diventa sempre più possibile anche nell’ambito delle vernici in polvere, con progetti commerciali molto particolari come quello di AZ Powder Coatings, giovane azienda nata dalla grande esperienza di Fox Color di Caivano (NA). Attrezzata con diversi impianti produttivi compatti, l’azienda campana può fornire a partire da 5 kg, lotti di colori “su misura” nelle gamme RAL, RAL Design, NCS, oppure a campione. L’azienda ha aperto un e-commerce e vende in tutto il mondo secondo questa modalità. Le vernici possono essere anche omologate Qualicoat classe 1 e/o funzionali (antibatteriche, antigraffiti).

Ancora, la necessità di garantire consegne veloci ha spinto quasi tutte le aziende presenti in Italia ad attrezzarsi con stock di magazzino in aumento, al fine di riuscire a “tamponare” le incertezze delle catene di fornitura, per le sempre più complicate questioni geopolitiche (per ultimo, i problemi generati dagli attacchi terroristici all’ingresso del canale di Suez).

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