Nella filiera della fornitura della verniciatura anche le materie prime hanno una grande rilevanza e, come per le vernici, da alcuni anni si assiste alla concentrazione delle aziende del settore in grandi multinazionali. Restano alcune eccellenze molto specializzate, come Novaresine, azienda della provincia di Verona che produce resine per vernici per coil e packaging, soprattutto. Il direttore commerciale Francesco Tamburrino ci spiega che, essendo azienda ad elevata specializzazione piuttosto che dare una visione generale dell’andamento del mercato, preferisce esprimere il suo punto di vista sulle tendenze:

«i trend sono tutti guidati dal concetto di sostenibilità, declinata in senso chimico, in senso ambientale, in senso energetico e in senso economico. Novaresine sta sviluppando progetti che includono materie prime da riciclo o
da fonti rinnovabili, in particolare per il coil, general industrial e wood coating. Novaresine ha anche pubblicato, per il secondo anno, il bilancio di sostenibilità».

Le grandi multinazionali, hanno la forza finanziaria per investire in ricerca, soprattutto nello sviluppo e industrializzazione di nuovi prodotti. In quest’ottica abbiamo chiesto il punto di vista di una grande azienda presente in tutto il mondo come Covestro, i cui responsabili della business unit coatings e adesivi hanno risposto alle nostre domande come sotto riportato:

PANORAMICA DEL MERCATO DELLA PRODUZIONE DELLE VERNICI IN ITALIA: QUALI PROSPETTIVE?

«Le vendite di vernici saranno influenzate da fattori macroeconomici  contrastanti. L’incertezza e la spinta restrittiva, che proviene dall’innalzamento dei tassi e il minore supporto governativo al settore delle costruzioni, influenzeranno negativamente l’industria dei prodotti vernicianti. I minori costi energetici inizieranno a supportare positivamente quelli di produzione non nel breve termine. Le attese pertanto sono di una decrescita nel primo semestre e una ripresa nella seconda parte dell’anno. La debole domanda interna di vernici per uso industriale sarà compensata da un maggiore export mentre il settore edilizia fronteggerà un calo delle vendite probabilmente lungo tutto l’arco dell’anno».

QUALI SONO, PRINCIPALMENTE, I PRODOTTI CHE RITENETE SARANNO SVILUPPATI MAGGIORMENTE?

«L’aumento dei costi energetici ha spinto il mondo delle vernici ad accelerare lo sviluppo di sistemi che richiedono, nelle applicazioni industriali, minori temperature di reticolazione (come nelle vernici per car refinishing). Le normative che restringono l’utilizzo di materie prime non compatibili con la salute umana e dell’ambiente influenzeranno lo sviluppo di materie prime (ad esempio: basso contenuto di monomeri residui). Il tema della sostenibilità, che include l’utilizzo di materie prime alternative alle fonti fossili e minori emissioni in atmosfera, rimane un driver importante e ormai imprescindibile nello sviluppo di nuovi polimeri per il settore verniciante. Le prestazioni del prodotto verniciante, talune volte, passano in secondo piano rispetto alla soddisfazione dei requisiti precedenti».

QUAL È IL VOSTRO APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ?

«La nostra scelta di intraprendere un percorso di transizione verso la sostenibilità ci ha portati a dotarci degli strumenti dell’economia circolare come funzionali alle sfide globali della modernità (cambiamento climatico, crescita demografica, urbanizzazione, e altro).
Il nostro approccio alla sostenibilità è allineato agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e in particolare, nella business unit coatings e adesivi, miriamo a ridurre l’impatto dei nostri materiali, slegandoci da una visione lineare della produzione e valorizzando il fine vita dei prodotti.

In questa ottica circolare, fondiamo tutte le nostre attività su quattro pilastri fondamentali:

  • utilizzo di materie prime alternative
  • energia pulita
  • riciclo innovativo
  • collaborazione con gli stakeholders della nostra filiera di riferimento.

Tutto questo, ci porta a perseguire i tre obiettivi alla base della nostra strategia di sostenibilità: neutralità climatica, abbandono delle risorse da fossile, riduzione dei rifiuti plastici».

CONCLUSIONI

L’industria della chimica delle vernici ha da alcuni anni intrapreso una strada molto ben definita dove l’aspetto di sostenibilità – energetica, ambientale, di risorse – è ormai un dato di fatto.

La domanda che ci poniamo e a cui non sappiamo ancora dare una risposta esauriente è la seguente: quanto tempo ancora passerà prima che a valle il settore sia riuscito ad accettare il necessario cambiamento?

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