Giovanni Cicatiello

La domanda è certamente provocatoria ma serve a inquadrare come negli ultimi anni molte importanti realtà industriali italiane produttrici di pitture e vernici siano state acquisite da multinazionali straniere. Consolidate aziende dei settori vernici liquide, in polvere ed aerosol hanno trasferito know-how, quote di mercato e fatturati all’estero.
A titolo di esempio di questo trend si possono citare alcuni casi.

PPG multinazionale statunitense negli ultimi anni ha acquisito marchi storici come ICR Industria Chimica Reggiana (vernici liquide per carrozzeria ed industria) e la divisione vernici in polvere di Arsonsisi.
Un altro colosso a stelle e strisce leader del mercato come Sherwin Williams ha acquisito la marchigiana Ica Group (vernici per il legno) e il business di Inver (storico marchio bolognese di vernici per l’industria).
Anche strutturati gruppi europei hanno investito in Italia.
Gli spagnoli di Briolf Group hanno acquisito la trevigiana Impa Car (vernici liquide per carrozzeria) e la milanese Areco Italia (settore aerosol).
Il gruppo francese Technima ha rilevato il marchio Ital GETE (azienda dell’hinterland milanese del settore decorative ed industria aerosol).
Il gruppo portoghese CIN ha rilevato il pacchetto di controllo della genovese Boero.
Questo dimostra che le aziende italiane del settore vernici in Europa si posizionano ad alti livelli per qualità dei prodotti e dei servizi e per questo risultano “appetibili” per chi voglia investirci.

A molti però dispiace vedere questa buona e pregiata fetta del settore nostrano passare in mano ad economie di altri paesi.
Non mancano però anche acquisizioni tra aziende italiane, necessarie per costruire “massa critica” in dispensabile per sopravvivere sui mercati nazionali e internazionali.
Le sfide per essere presenti in un mercato sempre più globalizzato forzano le imprese a questi passaggi per continuare a garantire presenza e continuità lavorativa per il futuro.

Rimane da capire se sono segnali positivi per l’intero settore italiano delle vernici.

Per gli utilizzatori finali affezionati all’uso di prodotti e servizi di alcuni marchi non si tratta solo di un cambio di logo sul barattolo, ma di modificare consolidate dinamiche aziendali dovute a cambi organizzativi/commerciali (differenti referenze, modalità della supply-chain e altro) o in alcuni casi a dover selezionare differenti prodotti.

TENDENZE

La tendenza dell’acquisizione o integrazione di e tra aziende è attività comune in tutti i periodi. Bisogna però evidenziare come in questi ultimi 5/10 anni il processo di “costruzione” di grandi gruppi attraverso questo strumento si sia molto accelerato diventando una consolidata realtà che richiede processi complessi ma che, in genere, lasciano spazio anche alle piccole aziende, purchè innovative. D’altro canto, solo i grandi gruppi hanno la forza finanziaria per industrializzare in larga scala i cambiamenti o le innovazioni che, a volte, nascono nelle piccole aziende. Quindi, non tutto viene per nuocere e, dopo i primi momenti di necessario assestamento, il mercato ne avrà sicuramente beneficio.

Per approfondire il tema abbiamo sentito PPG presente sul mercato italiano delle vernici in polvere sia con la produzione che la vendita. Di seguito l’intervista.

Rivolgiamo alcune domande a Gianfranco Corvi, market manager Italy & Iberica.

Dopo l’acquisizione del business delle vernici in polvere di Arsonsisi avete modificato prodotti e servizi offerti?

L’acquisizione del business delle vernici in polvere di Arsonsisi nel 2022 ha permesso a PPG di ampliare la sua offerta nelle regioni EMEA (Europe, Middle East and Africa), in particolare per i mercati dell’architettura e dell’industria. PPG è l’unico fornitore di soluzioni totali in grado di fornire le polveri e tutte le altre tecnologie di rivestimento come pretrattamenti, elettrodeposizione, liquide, additivi e adesivi.
La collezione di vernici in polvere PPG Top Quality Collection J20.20 per l’architettura, ad esempio, è una grande aggiunta al portafoglio di PPG e fornisce un forte vantaggio competitivo nelle finiture metallizzate. I prodotti di questa collezione sono certificati Qualicoat Classe 1 e offrono eccellenti caratteristiche meccaniche, resistenza alla corrosione, oltre un ottimo risultato estetico. PPG ha inoltre ampliato la sua offerta di metallizzati bondizzati, che rappresentano uno dei mercati in più rapida crescita per le vernici in polvere, spesso utilizzate nelle finiture speciali per i settori dell’architettura, automotive, elettrodomestici e nelle applicazioni per l’industria generale.

Come state procedendo verso le richieste del settore vernici a produrre soluzioni più sostenibili e che vadano incontro alla necessità di risparmio energetico richiesto dagli utilizzatori finali?

Le vernici in polvere sono prodotti altamente sostenibili che offrono una grande durabilità, efficienza di trasferimento e capacità di essere recuperati o riutilizzati durante l’applicazione.
L’acquisizione del business dei rivestimenti in polvere di Arsonsisi è in linea con l’obiettivo di PPG di raggiungere il 40% delle sue vendite da prodotti sostenibili entro il 2025. Nella nostra offerta di polveri abbiamo PPG Envirocron® UltraX™, un rivestimento ultraresistente in polvere a bassa cottura, efficiente e sostenibile, ideale per decorare e per una protezione maggiore di componenti metallici ad uso esterno. Offre un’eccellente resistenza agli agenti atmosferici e una buona resistenza alla corrosione.
Il sistema a bassa temperatura con opzione di polimerizzazione rapida può ridurre significativamente i tempi di produzione nel processo produttivo e quindi aumentare la produttività.
Come sistema a bassa polimerizzazione, PPG Envirocron UltraX riduce le emissioni di CO2 e consente di risparmiare sui costi energetici.

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