È stato pubblicato nella G.U. n. 297 del 21 dicembre 2022 il Decreto 21 ottobre 2022 del Ministero dello sviluppo economico (ora Ministero delle Imprese e del Made in Italy) recante “Criteri, modalità e condizioni per l’accesso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale”. Al fondo (Istituito dall’art. 1, comma 478 della legge 30 dicembre 2021, n. 234) sono destinati 150 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022, iscritte nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Una quota pari al 50% delle risorse annualmente destinate al Fondo è riservata alle imprese energivore. L’obiettivo è favorire l’adeguamento del sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici. L’intervento è rivolto alle imprese (Ateco B e C), di qualunque dimensione, con particolare riguardo a quelle che operano in settori ad alta intensità energetica.

Il fondo finanzierà la realizzazione d’investimenti per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo per impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate, nonché il cambiamento del processo produttivo con soluzioni di efficienza energetica o riciclo.

Sono ammissibili all’intervento del fondo programmi d’investimento realizzabili nell’ambito di unità produttive ubicate su tutto il territorio nazionale che prevedano il raggiungimento di una maggiore efficienza energetica, anche attraverso:

a) l’introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi energetici;

b) l’installazione o sostituzione di impianti ad alta efficienza ovvero di sistemi e componenti in grado di contenere i consumi energetici correlati al ciclo produttivo e/o d’erogazione dei servizi;

c) l’utilizzo d’energia termica o elettrica recuperata dai cicli produttivi;

d) l’installazione di impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.

I programmi di investimento di cui al presente articolo devono:

a) prevedere spese complessive ammissibili d’importo non inferiore a 3 milioni di euro e non superiore a 20.000.000,00 (venti milioni);

b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al fondo (…);

c) essere realizzati entro trentasei mesi dalla data di concessione del contributo.

Le agevolazioni saranno concesse, come contributo a fondo perduto, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento Gber, che saranno specificate in un successivo provvedimento del Ministero, insieme ad altre caratteristiche tipiche che dovranno caratterizzare l’investimento.

La presentazione delle domande sarà a sportello: anche la data di apertura dello sportello sarà specificata nel provvedimento prima menzionato.

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