Verniciatura Industriale 649

EDITORIALE

Avanzamenti tecnologici di questo periodo

Sembra strano parlare di avanzamenti tecnologici proprio di questi tempi ma, sebbene molto complicato, il periodo sta dimostrando una certa vivacità: la necessità di superare l’aumento dei costi, la carenza di materie prime, i grandi cambiamenti geopolitici, sta facendo “aguzzare l’ingegno” in diversi contesti. Ne abbiamo visto un primo assaggio alla fiera Paintexpo di Karlsruhe (Germania) dello scorso aprile.

In realtà i cambiamenti reali nascono dal basso, dall’esigenza di risolvere un problema di applicazione, di gestione, di organizzazione, di efficienza, di qualità o di risparmio delle risorse. I fornitori della filiera normalmente trovano o industrializzano una soluzione che l’utilizzatore ha già trovato.

Questa cosa – la soluzione viene dall’utilizzatore – è una costante dello sviluppo industriale. Si racconta ad esempio, nel libro “Storia della verniciatura industriale in Italia”, autore Danilo O. Malavolti, che alcune soluzioni tecniche, tuttora utilizzate, siano frutto dell’ingegno di verniciatori conto terzi – quelli che a noi piace chiamare “service” di verniciatura perché il loro lavoro non si limita solo all’applicazione di uno strato protettivo – come, un esempio per tutti, la nebulizzazione di prodotti chimici in fase di pretrattamento al posto della spruzzatura.

I campi dove si vedono interessanti novità sono:

• Nel pretrattamento
• Nell’applicazione elettrostatica di vernici all’acqua
• Nelle vernici liquide: soluzioni che limitano il numero di mani e soprattutto
  le emissioni
• Nelle vernici a polvere: soluzioni a bassa temperatura di polimerizzazione,
  soluzioni per recuperare le vernici in polvere in ottica circolare
• Vernici a liquido e a polveri che aumentano notevolmente la durabilità grazie
  ad additivi a base di nanotubi o grafene
• Combustibili alternativi per l’alimentazione dei forni di polimerizzazione:
  pellet, energia elettrica da fonti rinnovabili, si inizia a parlare di idrogeno.

In conclusione, qualità, economicità e ambiente vanno di pari passo:

• Si può operare anche senza l’uso di gas metano e di gasolio
• Si può operare con polveri che dimezzano l’uso del gas metano nei forni
  di cottura
• Si può operare senza più creare fanghi ed acque inquinate
• Si può operare riducendo anche i consumi di energia elettrica
• Si può operare anche in ottica di economia circolare.