Giovanni Cicatiello

Negli ultimi tempi le imprese del settore della verniciatura industriale e della carrozzeria auto stanno incontrando notevoli difficoltà nel reperire personale specializzato.

La professione del verniciatore vecchio stampo ha ceduto il passo a una professione che richiede conoscenze sempre più specialistiche e multisettoriali. Non basta più saper maneggiare una pistola per la spruzzatura della vernice ma si richiedono figure con competenze nella gestione di impianti di verniciatura automatizzati e conoscenze sui cicli applicativi per la scelta e l’utilizzo dei migliori prodotti per soddisfare le richieste del mercato.

Il cambiamento che sta avvenendo verso la transizione ecologica porta poi a dover acquisire conoscenze specifiche sulle nuove disposizioni legislative, ambientali e di sicurezza.
Più che elencare le cause della perdita di interesse, soprattutto tra i giovani, per la professione del verniciatore è utile organizzare dei nuovi approcci che favoriscano in maniera intelligente l’incontro tra chi cerca lavoro e chi lo offre e che coinvolgano le aziende, gli enti amministrativi preposti alle politiche del lavoro e i professionisti del settore.

Raccontiamo questo mese la positiva esperienza del Colorificio Capelloni di Isorella (provincia di Brescia) che da 5 anni coi corsi della sua Academy favorisce l’inserimento di giovani disoccupati nelle aziende del territorio bresciano. Colorificio Capelloni da oltre 40 anni opera con professionalità e passione nella distribuzione di prodotti vernicianti e materiale accessorio collaborando attivamente con le imprese del comparto verniciatura delle province di Brescia, Cremona, Mantova, Verona e Piacenza. Abbiamo incontrato Daniele Capelloni titolare e promotore dei corsi dell’Academy.

Come nasce e cresce l’attività?

L’attività nasce grazie all’intraprendenza di mio padre Alvaro che nel 1981, sfruttando le conoscenze acquisite sugli elettroutensili lavorando a Milano, avvia un’attività di riparazione di levigatrici per le carrozzerie del bresciano. Il commercio poi di materiale complementare e dei prodotti vernicianti ha accresciuto l’attività.

Nel 2013 acquisendo altri colorifici apriamo anche una sede a Piacenza. Ad oggi tra carrozzerie e industrie gestiamo più di 120 tintometri dei maggiori marchi presenti sul mercato, fornendo tutti i servizi collegati come l’installazione e la colorimetria.

Tanto lavoro ma anche tanta passione che vi portano a utilizzare la vostra esperienza nei corsi di formazione per verniciatori. Quando nasce la vostra Academy?

L’Academy nasce 5 anni fa quando un’agenzia interinale ci ha chiesto se potevamo fare dei corsi per la formazione di nuovi verniciatori. Grazie alla mia esperienza commerciale e alla formazione che ho ottenuto frequentando i corsi sull’anticorrosione, organizzati dalla Rivista del Colore presso l’INAC (Istituto Nazionale Anticorrosione), mi sono gettato in questa nuova esperienza. Al primo corso, finanziato dalla Regione Lombardia, si sono iscritti 12 ragazzi disoccupati, dopo 160 ore l’azienda che ce lo ha richiesto ha assunto subito 10 persone.
Dal 2018 siamo riusciti ad inserire 40 persone presso le aziende del comparto verniciatura del territorio.

Come sono strutturati oggi i vostri corsi?

Oggi collaboriamo col consorzio industriale territoriale e le industrie che cercano le figure tecniche.

Presso la nostra sede svolgiamo 48 ore di pura teoria. Il corso prosegue con altre 48 ore dove i corsisti incontrano i tecnici delle multinazionali fornitrici del settore, per imparare direttamente da chi produce le conoscenze su prodotti e macchinari che andranno poi ad utilizzare. Il corso poi prevede 54 ore di pratica da effettuarsi presso gli impianti delle aziende presso cui andranno ad essere inseriti. Un esame finale valuterà le conoscenze teoriche e pratiche acquisite per favorire l’inserimento lavorativo.

All’interno dell’azienda è stata creata un’area apposita attrezzata dove i corsisti imparano le fasi preparatorie alla verniciatura, a pesare e catalizzare le vernici e a valutare il risultato finale.

Daniele ci permette di assistere a una giornata di corso. Oggi i ragazzi stanno imparando le fasi preparatorie applicando uno stucco per verniciare poi una lamiera di acciaio. Quello che piacevolmente emerge è l’attenzione con cui i ragazzi presenti, giovani tra i 20 e i 23 anni, seguono le spiegazioni. La passione e la precisione che Daniele mette durante il corso crea il giusto clima per mantenere alta l’attenzione.

Al termine dell’incontro arriviamo alle conclusioni che devono far riflettere riguardo il problema odierno dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Il trasmettere semplici nozioni per incentivare le persone ad avvicinarsi alla professione di verniciatore non è più sufficiente. Serve trasmettere la passione verso questa professione e solo persone esperte e professionali del settore sono in grado di farlo. Proprio come Daniele Capelloni che oltre che aver imparato un mestiere commercializzando vernici, possiede la volontà e la tenacia di volerlo promuovere ai giovani, così da mantenere vivo un settore importante per l’economia italiana.

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