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Il settore italiano dell’anticorrosione di opere civili e industriali ha marciato compatto e soddisfatto dei risultati di durata garantita decennale con il classico ciclo zincante/intermedio/finitura al solvente.

Ha effettuato una leggera modifica riguardante la sostituzione del primer, date le notizie che si susseguono sulla possibilità dello zinco metallico di essere considerato tossico, se non cancerogeno, come sono cromo, nichel, piombo e altri metalli.

I primi sussulti però sono nati nel 2018, quando i formatori internazionali ISO hanno inserito nell’aggiornamento della norma la possibilità che un ciclo verniciante possa avere una durabilità contro la corrosione per più di 25 anni (ISO 12.944:2018), tenendo presente di non confondere durabilità e durata, in quanto quest’ultima è garantita.

Nella speranza che le società di engineering e di costruzioni metalliche non richiedano a chi vernicia garanzie assicurative di questa natura, in quanto non esistono attualmente metodi di controllo che possano confermare concretamente queste richieste, i tecnici dell’INAC hanno anticipato i tempi.

Il loro obiettivo è stato quello di verificare quale colorificio avesse avuto la fortuna di disporre di cicli vernicianti che abbiano resistito a questi tempi di durata, commercialmente parlando.

Assurdi diventano anche i tempi di prova in laboratorio che, secondo la norma, richiedono ben 4.200 ore di prova alla resistenza in nebbia salina, ovvero 6 mesi, della lastrina verniciata e intagliata.

Il tutto anche senza disporre del continuo attacco della luce che, con i suoi raggi UV, opacizza il film, permettendo un più facile attraversamento di acqua e aria della pellicola, permettendogli di raggiungere più velocemente il supporto e accelerando le reazioni di formazione dell’ossidazione.

Tutti i colorifici specializzati in prodotti vernicianti anticorrosivi dispongono di documentazione di prove di laboratorio idonee a presentare utili risultati di protezione anticorrosiva in accordo con le richieste della norma ISO 12.944:2018.

I risultati visivi di protezione più che venticinquennale sono a disposizione all’interno di questa rubrica, dove in precedenza sono stati pubblicati i risultati di durata di verniciatura a spruzzo di polveri termoplastiche applicate a fiamma. Questa viene generata da gas propano e diretta con aria compressa ad alta velocità sulle superfici da rivestire e proteggere dalla corrosione mediante apparecchiature specifiche. Si ottiene in questo modo un rivestimento plastico protettivo, eccezionalmente compatto, molto resistente, che è applicato in esterno.

 

Questa tecnica è stata eseguita già nel 1997 presso la società di verniciatura Proda Italiana di Fara Gera d’Adda e da Euroflame di Galliate (No) e fotografate nel 2021 dopo 25 anni di esposizione

(figg.1 e 2 – cortesia di Axalta).

Protezione della corrosione metallica

Gli sviluppi dell’anticorrosione nella durabilità di oltre 25 anni in accordo con la norma ISO 12.944:2018

Le polveri termoplastiche nella protezione anticorrosiva di tubazioni per trasporto di oil&gas

Innovazione e sostenibilità: il webinar

Le alternative al fenomeno della corrosione e le prove pratiche per la verifica dei prodotti vernicianti

Verifica delle prove di durabilità anticorrosiva

Soluzione di resistenza anticorrosiva

Le polveri termoplastiche come valido aiuto per l’aumento della durabilità della verniciatura anticorrosiva

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