Verniciatura Industriale 619-620

EDITORIALE

GEMELLO DIGITALE E GEOLOCALIZZAZIONE PEZZI

Quest’anno abbiamo già fatto cenno, pubblicando varie notizie e articoli sul lavoro intorno all’applicazione della matematica per risolvere le questioni della razionalizzazione della progettazione impiantistica, una linea di sviluppo impulsata e in gran parte già percorsa da Geico Taikisha, per esempio.
Ora alcuni tecnici che fanno riferimento alle conoscenze e alle relazioni delle nostre attività ci sottopongono un progetto di ricerca già in fase intermedia di sviluppo sulla definizione di un sistema capace di generare il “gemello virtuale” di una linea di verniciatura. Si tratta di una piattaforma software capace di simulare, a partire da un progetto statico di linea di pretrattamento e verniciatura, il suo funzionamento. Per esempio, l’accelerazione o il rallentamento della linea in funzione della carica di ciascuna bilancella, e a cascata, la modifica dei parametri delle varie fasi di processo. Un lavoro complesso, se si pensa alle tante variabili fisiche, chimiche e chimicofisiche che entrano in gioco in un processo di verniciatura, anche tenendo in conto che, fase per fase, sono già disponibili sistemi di gestione automatica delle variazioni relative di tali parametri.
La realizzazione del gemello elettronico permetterebbe di effettuare simulazioni all’impiantista e al cliente, procedere per prove ed errori, evitando di dover effettuare tali prove ed errori una volta installata la linea, quando una modifica non prevista potrebbe essere troppo cara da implementare, rallentare la messa a reddito dell’investimento, o nei peggiori dei casi, non potersi effettuare.
Sempre nell’ambito dei concetti intorno a Industria 4.0, un altro gruppo di tecnici lavora intorno a un progetto di geolocalizzazione dei pezzi in un flusso produttivo, a basso costo, riprogrammabile semplicemente, perfettamente funzionante anche all’interno degli stabilimenti. Permette localizzare e tracciare – pezzo per pezzo, o pallet per pallet, o bilancella per bilancella, e così via – tutto quanto entra fisicamente nel flusso produttivo, e visualizzarlo su uno schermo di computer, un tablet, un telefonino. Una volta installato, il sistema promette la fine dell’uso inefficiente dei tempi di ricerca di pezzi o pallet che non si trovano, scatole o latte di vernice perdute: basta dare un’occhiata allo schermo che si sta utilizzando in quel preciso momento per sapere dove si trova quanto stiamo cercando. Nel caso di aziende perfettamente organizzate, il sistema può essere utile, se lo si vuole, per far sapere al cliente in che punto del flusso produttivo si trova il suo ordine, in modo che possa a sua volta organizzare con anticipo la logistica del suo flusso di produzione. Il sistema non è vincolato, come nei casi già in qualche applicazione operativa, alla connessione GPS (è stato espressamente sviluppato per l’uso in interni) e neppure alle “porte” di lettura tipiche dei sistemi RFID. Nelle versioni più evolute, oltre a facilitare il ritrovamento di quanto stiamo cercando, offre anche uno “storico” dei processi a cui è stato già sottoposto, a partire dal momento in cui quanto stiamo cercando è entrato nel raggio d’azione del nostro processo.
Siamo convinti che l’importanza di queste due linee di sviluppo della ricerca ci permetterà di vedere presto i primi prototipi dei due sistemi, e di analizzarli in azione in un futuro molto prossimo.