Eppure queste vernici vengono poco utilizzate in città, anche se un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità ha presentato dati drammatici di crescita tumorale nei bambini e ragazzi, che vivono in ambiente cittadino inquinato – come è l’ambiente cittadino.

Già a suo tempo Verniciatura Industriale (settembre 2016) aveva presentato alcune opere eseguite dall’azienda NTAts di Caselle Torinese ai Murazzi del Po di Torino, quando il suo titolare Gerardo Lamesta aveva presentato tutti i vantaggi dell’uso del ciclo nanotecnologico fotocatalitico sui materiali lapidei, di calcestruzzo ed altro (insieme all’applicazione di questo ciclo sul palazzo Bulgari a Roma. In quella via di Roma, in una giornata di sole, c’è presenza di smog fotochimico.

L’edificio Bulgari, ricoperto di lastre di travertino, è stato trattato con il coating fotocatalitico (superficie trattata 6.000 m2), quando la situazione di superamento del limite medio annuale (40 microgrammi di NO2) era del 20%. In assenza di ulteriori rapporti d’inquinanti, circa 60 minuti di tempo furono sufficienti per abbassare del 30% il livello d’inquinante e portarlo entro i limiti di legge; in circa 2,5 ore l’area è completamente depurata con un livello d’inquinanti del 95%.

Da analisi periodiche presso i Murazzi, dopo 2 anni circa, la percentuale di abbattimento degli NOx si è di poco ridotta al 90% di attività fotocatalitica, dando un notevole riscontro all’utilissimo lavoro ambientalmente positivo, offerto da Gerardo Lamesta alla città di Torino.

La redazione di Verniciatura Industriale chiede ad altre aziende qualche informazione al riguardo, per potere informare le istituzioni comunali su come procedere per dare un vero contributo agli ambienti urbani, a sostegno di iniziative di riduzione dell’inquinamento dell’aria: ci sono infatti mezzi e materiali idonei.

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