I verniciatori per conto terzi di manufatti plastici, obbligati per legge a non emettere più di 50 mg/m3 di aria inquinata, sono sempre preoccupati di dover affrontare i costi d’investimento dei postcombustori tradizionali che sono sul mercato, oltre al fatto che devono tenere conto della possibilità di spendere ulteriori risorse nell’operazione d’incenerimento solventi, in quanto gli eventuali fermo impianto obbligano ad alimentare con gas il combustore per mantenere le temperature, non potendo il combustore autoalimentarsi con le minori quantità di COV provenienti dalla cabina. Viene in loro aiuto la Came (Bussero, Milano), specializzata nella produzione d’impianti di abbattimento solventi con carboni attivi autogeneranti, grazie alla consulenza del maggiore esperto italiano nella tecnologia, Ezio Crespi, perito giurato del tribunale per le perizie tecniche sugli impianti di verniciatura, o di loro parti, secondo il Piano Nazionale Industria 4.0.

La H.T. Italia (Cherasco, Cuneo) ha installato un impianto di questo tipo per eliminare quasi completamente i solventi (10 mg/m3 di emissione dai 40.000 m3 di aria inquinata proveniente dalla cabina d’applicazione e dal forno di cottura), con un costo d’investimento inferiore rispetto a un tradizionale postcombustore termico rigenerativo, e costi di gestione di 100-200 euro mensili. L’azienda vernicia componenti plastici per l’industria automobilistica italiana. L’impianto di abbattimento solventi a carboni attivi è di una semplicità costruttiva intelligente, per questo funziona egregiamente:

  • i fumi emessi da cabina e forno (l’impianto tratta 40.000 m3/h d’aria inquinata, previa filtrazione) sono incanalati all’impianto di carboni attivi
  • qui i COV sono assorbiti dai carboni attivi che, una volta saturati, sono rigenerati con vapori d’acqua prodotti dalla bruciatura dei solventi strippati.
Dall’impianto di verniciatura i solventi vengono inviati all’impianto a carboni attivi rigenerati dopo il loro adsorbimento.
Il contenitore dei carboni attivi di adsorbimento solventi.
Vista generale del bruciatore solventi strippati dal letto dei carboni attivi per creare vapor d’acqua dal precedente strippaggio

L’operazione di abbattimento solventi dall’impianto di verniciatura, per chi è costretto ad utilizzare prodotti al solvente non è purtroppo operazione produttiva, ma è obbligatoria per evitare emissioni inquinanti in ambiente. Pertanto chi vernicia deve valutare la validità operativa degli impianti di abbattimento che deve acquistare; minimizzare il costo dell’investimento; ridurre al minimo i costi operativi: lo può fare con l’impianto Crespi prodotto dalla Came di Bussero (Mi).

0 0 voti
Quanto ti è piaciuto l'articolo?
Attiva le notifiche ai commenti
Invia una mail quando ci sono nuovi commenti

0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti