Opinione dell'utilizzatore

Servizi di protezione anticorrosiva di strutture metalliche destinate all’aperto

By 19 Aprile 2021 No Comments

Le superfici di strutture metalliche, di cui è prevista una permanenza all’aperto di notevole durata devono essere perfettamente difese dalla corrosione atmosferica. Proteggere dalla corrosione gli investimenti effettuati da terzi è lavoro per aziende con capacità tecniche di alto livello.
Una delle aziende di riferimento in questo campo è la ITSM di Mombretto di Mediglia, in provincia di Milano.

L’azienda esegue la protezione anticorrosiva delle strutture dei committenti in conformità con i relativi capitolati ovvero offrendo, grazie al lavoro analitico serio e intelligente di Luca e Tiziano Loschi, cicli appositamente sviluppati secondo lo standard internazionale ISO 12944:2018.

L’azienda è, tra l’altro, una delle sedi tradizionali delle esercitazioni pratiche e delle sessioni d’esami sul campo previste dal corso Inac per ispettori dell’anticorrosione.

PREPARAZIONE DELLE SUPERFICI


La preparazione iniziale delle superfici metalliche è sempre effettuata mediante granigliatura. Al grado Sa 3 quando effettuata utilizzando l’impianto automatico, o al grado Sa 2,5 quando effettuata manualmente nelle apposite cabine di granigliatura. Si utilizzano graniglie angolari (e si effettua una successiva accurata spolveratura) per ottenere una rugosità compresa tra le classi N9 e N10 della norma ISO 2632/2, controllata da Luca Loschi con Rugotest 3CS della serie B.

APPLICAZIONE DELLA PITTURAZIONE

La pitturazione delle superfici esterne di ogni pezzo – componenti di strutture metalliche destinate all’esterno o tubazioni – viene effettuata (anche) in una speciale cabina a 4 settori, che vengono aperti o chiusi in funzione delle dimensioni dei pezzi da rivestire.

Le apparecchiature d’applicazione sono tutte del tipo airless: permettono la deposizione, con una sola passata, di uno strato uniforme avente uno spessore finale secco fino a 150 micron.

MISURE DI SICUREZZA


Le pitture epossidiche di primerizzazione anticorrosiva e poliuretaniche di finitura, di due componenti – tutte ad alto solido – sviluppano vapori di solvente, che possono irritare gli operatori.

Pertanto, oltre ad una completa dotazione di apparecchiature individuali antinfortunistiche (maschere filtranti o maschere di respirazione d’aria fresca), i diversi capannoni di applicazione sono dotati di sistema di ricambio aria continuo e soprattutto di un buon numero di cabine aspiranti, come bene illustrano le immagini. Sono cioè osservate tutte le misure di sicurezza valide per le pitture a base di solventi, che i committenti specificano per l’uso sui pezzi che fanno rivestire a ITSM.

VERIFICHE E CONTROLLI DELLA VERNICIATURA

Prima della spedizione con camion speciali, la conformità alle specifiche di qualità del rivestimento è controllata direttamente da Luca Loschi, solitamente:

SPESSORE

Verificato con i tradizionali strumenti di misurazione degli spessori specificati nel capitolato del committente.

POROSITÀ

il rivestimento, visivamente integro, esente da imperfezioni, crateri, bollicine, non deve presentare, dopo la prova dello scintillografo, con elettrodi conduttivo a voltaggio di 15kV, alcuna porosità del ciclo applicato.

ADESIONE

La prova è eseguita effettuando un’incisione a V (angolo di approssimativamente di 30°) fino a scalfire il supporto metallico e successivamente con lo stesso scalpello si verifica se esiste un distacco dalla superficie granigliata (in genere, si verifica in precedenza anche il profilo di rugosità, che deve risultare intorno ai 50-60 micron).

RESISTENZA ALLA CORROSIONE


È al momento l’unica prova che non può essere eseguita in azienda, perché normalmente si richiede la resistenza alla nebbia salina.

Come noto, si tratta di una prova che richiede lunghi intervalli di tempo (1000 ore, per esempio, corrispondono a 41 giorni di prova), e pertanto non è utilizzabile per il controllo di ciascuno specifico lavoro o lotto rivestito.

Di fatto, per ovviare a questo problema, il committente specifica tipo (e fabbricante) del o dei prodotti che ITSM deve applicare. A nostro parere si potrebbe ricorrere a prove effettivamente accelerate (ISO 17463), qualora si volesse conoscere, nel giro di 24 ore, l’effettivo risultato protettivo del ciclo specificato, per una maggiore sicurezza sia del committente sia della stessa ITSM, ma il metodo non è stato ancora preso in considerazione dalla maggior parte dei capitolati attuali.

A conclusione, allo stato attuale dell’arte il sistema qualità di ITSM offre la qualità certificata richiesta dai committenti che operano su tutti i principali mercati internazionali: esperienza e professionalità di Luca e Tiziano Loschi e, naturalmente, della loro squadra, è da molti anni un riferimento per tutto il settore dell’anticorrosione italiana.

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