le aziende di verniciatura conto terzi ampliano i servizi e si strutturano per offrire soluzioni su misura. l’esperienza di un’azienda storica italiana.
Storica azienda di verniciatura operativa nell’ovest milanese (Bernate Ticino, Milano, Italia), torniamo a visitare Mainini Verniciatura a vent’anni dalla nostra prima visita, effettuata in occasione dell’installazione di un grande impianto di pretrattamento e lavaggio (statico) con prodotti a basso impatto ambientale. Oggi gestita dalla seconda generazione della famiglia Fassi – Maria Regina e Francesco, già allora in fase di crescita professionale nell’azienda fondata da Piero Maria Fassi e soci – Verniciatura Mainini pretratta e vernicia a polveri e a liquido una vasta gamma di pezzi, in parte con specifiche esigenze di resistenze anticorrosive, in parte con alta caratterizzazione estetica.
«Nata negli anni 60 per la verniciatura di biciclette – ci dice Francesco – che occupavano un 90% della nostra capacità produttiva, questa specializzazione rimane prevalente fino ai primi anni 90. Oggi verniciamo ancora biciclette, di alta gamma, prodotte da alcuni nostri storici clienti, anche se si tratta di una quota non particolarmente rilevante del nostro fatturato. Nel 91 l’azienda si è trasferita nella sede odierna, e abbiamo installato la linea di verniciatura, che è stata sottoposta a diverse modifiche e integrazioni».
GAMMA DI SERVIZI
«In questi anni, abbiamo molto ampliato l’ambito di attività dell’azienda. Accompagnati dai nostri migliori fornitori – sottolinea Francesco – con i quali abbiamo instaurato negli anni una relazione basata sulla fiducia [Olivari nel pretrattamento, Guerra nell’impiantistica, ndr], abbiamo ricercato la flessibilità dei cicli applicati, per poter dare soluzioni specifiche alle richieste di un mercato in continua evoluzione e a un numero molto ampio di clienti. Pensiamo che poter differenziare i campi d’attività, e le aziende servite sia un metodo interessante per proteggere la nostra attività di fronte alle variazioni settoriali.
Applichiamo cicli con richieste anticorrosive specifiche – nel campo della nautica, per esempio, verniciamo motori marini a idrogetto; verniciamo arredo urbano e componentistica di medie dimensioni per la raccolta rifiuti – e/o con alta caratterizzazione estetica: oltre alle biciclette di alta gamma, porte per ascensori per abitazioni di lusso, arredamenti tecnici per musei, contenitori per strumentazione analitica. Completano il nostro mercato di riferimento componenti più industriali, anche se sempre con caratterizzazione qualitativa superiore alle media».
«Come prima accennato – continua Francesco – la nostra linea ha subito diverse modifiche e integrazioni, in particolare nella zona d’applicazione, per sfruttare da un lato le possibilità d’industrializzazione offerte dalle più recenti cabine d’applicazione polveri, dall’altro la flessibilità di cabine multifunzione con filtri a tasche espressamente studiati e prodotti dal nostro fornitore, per l’applicazione sia di prodotti liquidi, sia di polveri a perdere».
POLVERI, LIQUIDO E CAPITOLATI
«Attualmente – interviene Maria Regina Fassi – il rapporto polveri-liquido è intorno al 70-30. Applichiamo vari tipi di polveri, anche bistrato e funzionali (antigraffiti per arredo urbano, per esempio). Oggi con le polveri si ottengono risultati eccellenti, anche sotto il profilo della durabilità. Tuttavia i cicli a liquido restano importanti, sia per ragioni dimensionali – pezzi di grandi dimensioni e costituiti da zone con masse molto differenti – sia perché molti clienti ci richiedono l’applicazione di cicli previsti da capitolati così specificati, penso per esempio alle pompe oleodinamiche di alcuni nostri clienti. In alcuni casi applichiamo anche polveri prescritte, in particolare quando si tratta di clienti che hanno l’esigenza di ricuperare colori dopo intervalli di tempo lunghi.
In particolare per le polveri, quello della varietà dei colori per piccole serie o dei colori sviluppati a campione è un problema che ci auguriamo il settore riesca ad affrontare e risolvere, la loro gestione rischia di diventare critica: le partite spezzate costituiscono una immobilizzazione di capitali sempre maggiore, proprio per la ricerca spinta di personalizzazione in molti campi manifatturieri, tra l’altro proprio per quelle applicazioni dove sono richiesti prodotti speciali e di prezzo elevato».
CICLI
«Pretrattiamo con sistemi chimici multimetal o fisici (granigliatura) – riprende Francesco – a seconda del tipo di materiale costitutivo dei pezzi dei nostri clienti. La linea è stata modificata con l’introduzione di una cabina automatica a cambio rapido, dotata di reciprocatori, che utilizziamo per le serie più lunghe. Le cabine che precedono la cabina a polveri sono state modificate nel sistema di filtrazione, per poter applicare sia vernici liquide che in polvere, garantendo la corretta aspirazione e filtrazione, utilizzando un sistema di filtri multistrato messo a punto dai tecnici della Guerra.
Infine, abbiamo un sistema statico (cabina e forno) che ci permette di applicare i prodotti (anche in questo caso, liquidi o in polvere) su pezzi di dimensioni maggiori, prototipi, finiture e colori speciali.
Al di là dell’aumento costante della gamma di colori e finiture – per fare un esempio, abbiamo clienti che inizialmente avevano a catalogo 4 colori e oggi, per serie numericamente non molto diverse dalle prime, i colori richiesti sono dai 15 ai 20 a settimana – un altro degli aspetti di gestione complessa è la fase finale d’imballaggio: poiché le richieste estetiche sono spesso molto alte, il corretto imballaggio è fondamentale per preservarlo. Imballare adeguatamente i pezzi finiti presuppone un costo importante, non è un’attività accessoria, è un’importante fase finale del nostro lavoro».
FIDUCIA
«Così come per i nostri fornitori – interviene Maria Regina – anche il rapporto con i nostri principali e storici clienti è spesso basato sulla fiducia. Per esempio, verniciamo pezzi per l’azienda leader mondiale nel campo dell’arredamento tecnico per musei: come facilmente intuibile, sono tutti prodotti su misura (in particolare, le teche protettive di opere d’arte di grande e incalcolabile valore, basamenti per statue, espositori di documenti o oggetti storici) sia dimensionalmente, sia dal punto di vista estetico, prodotti in piccole quantità e con qualità estetica ineccepibile. In questi casi lavoriamo senza preventivare il lavoro pezzo per pezzo, il cliente ha fiducia che il nostro lavoro rimanga all’interno del giusto intervallo di valore, sia per noi che per lui».
«Fiducia e, naturalmente, impegno e desiderio di fare le cose nel miglior modo possibile – conclude Francesco – sono il fondamento della soddisfazione che continua a darci un lavoro complesso e poco riconosciuto “socialmente” come quello della verniciatura industriale. La crescita dell’azienda è una conseguenza di questa “politica”, la ricerca del miglioramento continuo dei rapporti interpersonali all’interno e all’esterno di Verniciatura Mainini, e delle nostre competenze».