Resina

Sostantivo femminile

Prodotto naturale o sintetico macromolecolare dotato di proprietà plastiche.

Le resine naturali sono materiali organici, trasparenti, di origine vegetale, insolubili in acqua e solubili in solventi organici, a elevato peso molecolare. Hanno composizione chimica molto varia, sono cattivi conduttori di calore e induriscono all’aria.

Vengono impiegati nella fabbricazione di materie isolanti, saponi, vernici.

Le resine artificiali (o resine sintetiche) sono sostanze plastiche ottenute per polimerizzazione o policondensazione, oppure sono presenti come tali in natura e rese plastiche attraverso opportuni trattamenti chimici, come ad esempio le resine acriliche, alchidiche o poliviniliche.

Le resine epossidiche, nello specifico, sono resine termoindurenti, che polimerizzano in seguito all’effetto di un trattamento termico superiore ai 100°.

Vengono utilizzate all’interno della vernice rendendola meccanicamente resistente, ovvero in grado di preservare l’oggetto rivestito dall’aggressione di agenti chimici e fisici.

Le vernici epossidiche possono essere a polvere, in cui la resina ha un numero epossidico inferiore a 300, oppure liquide, in cui la resina ha un numero epossidico superiore a 300. Sono composte da un legante (la resina), solvente, pigmento, cariche e additivi e sono in grado di migliorare l’aspetto estetico dell’oggetto rivestito, conferendogli lucidità, levigatezza e colorazione.

Le peculiarità derivanti da questa tipologia di verniciatura sono:

  • Elevata resistenza all’aggressione di agenti chimici
  • Elevata resistenza all’acqua e alla corrosione
  • Elevata forza di adesione
  • Ottimi risultati estetici
  • Lunga durata dovuta alla durezza ed elasticità della vernice

Il suo grande limite tuttavia rimane la scarsa resistenza ai raggi UV, motivo per cui è sconsigliato il suo uso all’esterno.

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