RISPARMIO E QUALITÀ

Per installare queste apparecchiature “di servizio” alla verniciatura all’acqua non sono necessari alti costi d’investimento poiché la parte applicativa è costituita da:

  • forno a microonde (eventuale)
  • cabina a velo d’acqua (per chi non ce l’ha)
  • ultrafiltrazione e osmosi inversa.

I costi della verniciatura all’acqua si riducono notevolmente, e l’investimento è recuperato in qualche mese, secondo i dati riportati sopra.

VANTAGGI AMBIENTALI

Sono numerosi anche i vantaggi ambientali:

  • non si emette quasi più alcun solvente in atmosfera (2-3% rispetto quantità nettamente superiori delle vernici al solvente)
  • non si smaltiscono più le morchie di verniciatura (se non in piccola parte) perché non se ne creano più con il riciclo
  • le acque reflue non sono più presenti, essendo restituite, purificate, al velo d’acqua di cabina (riciclo continuo delle acque di processo).
LE AZIENDE DI VERNICIATURA

La tendenza al cambiamento è ormai in atto: da più parti e secondo diverse argomentazioni si assiste a questa forte necessità di cambio di paradigma.
Le esigenze sono diverse:

  • rispettare le prescrizioni di grandi multinazionali che stanno facendo un percorso di responsabilità ambientale e sociale
  • ridurre i costi di smaltimento
  • adattare la produzione alle normative ambientali sempre più stringenti.

Un fattore secondo noi decisivo è dato dalla consapevolezza delle nuove generazioni che stanno cambiando i propri valori, che vengono sostituiti con l’attenzione ad alcuni fenomeni come i cambiamenti climatici e la considerazione che le risorse naturali non sono illimitate. Viviamo in un mondo di instabilità politica (più di 40 stati sono attualmente in guerra) e economica, alcuni macro avvenimenti, come la diffusione di virus sconosciuti come il Covid-19 accelerano una diffusa preoccupazione per comportamenti ritenuti non corretti.

Anche la finanza si muove seguendo questo trend: nell’ottobre dello scorso anno il fondo Black Rock, la più grande azienda di gestione patrimoniale del mondo, ha siglato un accordo con la Ellen McArthur Foundation, il cui scopo è quello di accelerare la transizione verso l’economia circolare, per lanciare il primo fondo in accordo con una serie di principi, tra i quali:

  • progettare l’eliminazione di scarti e inquinamento
  • mantenere prodotti e materiali in uso
  • rigenerare i sistemi naturali.

Le aziende che verniciano si trovano quindi di fronte alla necessità del cambiamento, che richiede una riorganizzazione delle operazioni e anche un cambio culturale: la verniciatura all’acqua richiede una serie di attenzioni perché più sensibile ai cambiamenti climatici (caldo-freddo, umido-secco). Nel tempo la nostra redazione ha assistito alla crescita di aziende che hanno intrapreso questa strada, tutti casi riportati nelle pagine di Verniciatura Industriale, tra i quali:

  • Cesaro Mac Import: è un’azienda che vernicia in proprio macchinari per il trattamento dei rifiuti, tutti verniciati all’acqua con prodotti Lechler
  • Vermat: verniciatore conto terzi di componenti per macchine movimento terra e altri componenti meccanici. Utilizza varie marche di prodotti vernicianti
  • Rossi: produce e vernicia internamente motoriduttori con prodotti all’acqua di ICR
  • SVE: verniciatore conto terzi (sia a polvere che a liquido) che vernicia all’acqua con ICA
  • la quasi totalità dei produttori di macchine agricole.

Senza considerare il settore del design e dell’arredo, che per prima ha “abbracciato” la svolta ambientalista anche come strategia di marketing, come Caccaro, Misuraemme, Boffi, Lago, Magis, MIG, e molte altre aziende. Un altro importante segnale di questa tendenza è dato dal fatto che i produttori di materie prime stanno investendo moltissimo in questa direzione, ad esempio con la formulazione di prodotti da fonti rinnovabili, cioè tramite la distillazione di scarti vegetali: è il caso di DSM con la resina Decovery e di Covestro con, ad esempio, la famiglia Bayhydrol.

CONSIDERAZIONE

Certo, bisogna trovare imprenditori di verniciatura che abbiano spazio in azienda, tempo e voglia di entrare nella quarta rivoluzione industriale; che abbiano voglia di non accontentarsi della visione limitata all’oggi; che desiderino formare i propri verniciatori all’uso delle nuove tecnologie applicative; che desiderino organizzare la propria attività seguendo criteri più attuali, investendo in modo esplicito verso strategie green.

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