Quando si tratta di legno e materiali (pannelli o altro) a base di legno, la preparazione della superficie si effettua tramite “levigatura”. É un procedimento di finitura dei materiali atto ad eliminarne la scabrosità per mezzo di abrasivi, recita così la Treccani. L’operazione si effettua su legno, derivati del legno come truciolare, pannello di fibra, MDF, impiallacciatura di legno o altri materiali, come carta, melammina oppure superficie verniciata.

Generalmente serve per ottenere una dimensione definita (spessore) oppure una determinata qualità della superficie: semplificando, le lavorazioni si definiscono “calibratura” quando bisogna ottenere determinate misure asportando l’eccesso, “levigatura del supporto” quando si effettua come preparazione e “levigatura della superficie verniciata” quando è interoperazionale tra uno strato di vernici (solitamente il primer o fondo) e l’altro (solitamente la finitura).

Si può levigare con differenti utensili: le macchine rotorbitali manuali, le macchine a nastro, le macchine manuali o automatiche a rulli, quelle a “dischi levigatori”.

LEVIGATURA DEL SUPPORTO

Si effettua la levigatura del supporto, sia esso di legno massiccio che rivestito con carta o altri materiali per migliorare l’aspetto finale della superficie e per ottimizzare alcuni aspetti produttivi:

  • Eliminare difetti della superficie (graffi, avvallamenti, buchi, altro)
  • Eliminare residui di altre lavorazioni (ad esempio le colle dell’impiallacciatura)
  • Raccordare due superfici differenti (ad esempio tra la superficie piana e il bordo)
  • Evidenziare la venatura del legno (spazzolatura)
  • Effettuare lavorazioni tridimensionali sulla superficie oppure eliminare differenze cromatiche (ad esempio quando si tinge il legno).
LEVIGATURA DELLA SUPERFICIE VERNICIATA

L’operazione di levigatura della superficie verniciata (normalmente si leviga il “fondo” cioè la prima mano di vernice) è fondamentale per ottenere alcuni benefici sulla qualità finale della finitura:

  • Migliora l’adesione della mano successiva di vernice
  • Elimina i difetti della prima applicazione
  • Elimina le bolle d’aria tipiche dell’applicazione del fondo
  • Elimina eventuali particelle di polvere o altre puntinature.
ABRASIVI FLESSIBILI E LA GRANA

Per effettuare una corretta levigatura bisogna conoscere l’abrasivo da utilizzare e la sua grana rispetto alla necessità. Cosa sono gli abrasivi flessibili? Sono gli “strumenti” che servono, montati sulle apparecchiature manuali o automatiche, a togliere materiale da una superficie, modificando l’aspetto o la dimensione. Sono granuli – la sostanza abrasiva – cosparsi e strettamente adesi (con colle e altre sostanze) a un supporto che può essere di carta, tela o una combinazione delle due. I supporti sono classificati mediante le lettere dell’alfabeto da A fino ad F – quelli di carta – e con Y, X, XF, e altre lettere, quelli di tela.
Per i granuli si utilizzano differenti materiali, dall’ossido di alluminio (corindone) al carburo di silicio e altro. La grana abrasiva si differenzia per la dimensione dei granuli, più alto è il numero della grana, più piccola sarà la dimensione del granulo.
In commercio si trovano abrasivi con grana da 12 a 2000.
Nella lavorazione, il salto delle grane deve essere fatto in modo proporzionato, senza passaggi diretti tra grane grosse e grane molto più fini.

Quando si tratta di pannelli piani la levigatura automatica con macchine che supportano anche diversi nastri di abrasivi è cosa ormai comune; più difficile è trovare sistemi automatici di levigatura di pezzi tridimensionali come le sedie e come i serramenti (che normalmente vengono verniciati montati). Solo negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo di sistemi robotizzati, segnaliamo ad esempio un sistema per la levigatura dei serramenti messo a punto dall’azienda austriaca Adler Werk che, grazie ad un partner fornitore del robot e allo sviluppo di adeguato software, ha sviluppato un sistema automatico in verticale di levigatura (Abramotion) che ha vinto il premio Tirolese per l’innovazione.

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